Rendez-vous by Amanda Quick

Rendez-vous by Amanda Quick

autore:Amanda Quick [Quick, Amanda]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Romance
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


— La tua casa è bellissima, Meredith.

— Sì, lo so. — Meredith camminava tranquilla accanto ad Augusta sul sentiero, con una cuffietta in testa che si accompagnava bene al vestitino scialbo.

Difficile dire che cosa le passasse per la mente; pareva che la bambina avesse ereditato da suo padre la capacità di assumere un’espressione indecifrabile.

Fino a quel momento si era mostrata beneducata, ma per niente ciarliera, anche se Augusta contava sull’aria frizzante della bella giornata e sull’esercizio fisico per incoraggiare la conversazione. Se poi tutto il resto fosse fallito, poteva sempre chiedere a Meredith di recitarle le risposte del libro di Mangnall.

— Io abitavo in una bella casa nel Northumberland — disse, facendo dondolare il cestino del picnic.

— E ora non c’è più?

— È stata venduta dopo la morte dei miei genitori.

Meredith le lanciò uno sguardo sorpreso di sottecchi:

— I vostri genitori sono morti tutti e due?

— Sì, li ho persi quando avevo diciotto anni e mi mancano molto, a volte.

— Io sento la mancanza di papà quando sta via per mesi interi come faceva durante la guerra. Sono contenta che adesso sia a casa.

— Sì, lo capisco.

— Io spero che ci rimanga.

— Sono sicura che starà quasi sempre qui. Credo che tuo padre preferisca la campagna alla città.

— Quando è andato a Londra all’inizio della stagione per trovare una moglie ha detto che era una necessità.

— Un po’ come prendere una purga, immagino.

Meredith annuì seria. — Senza dubbio. La zia Clarissa mi ha detto che doveva trovarsi una moglie per avere un erede.

— Tuo padre è un uomo che conosce i propri doveri.

— La zia Clarissa ha detto che avrebbe di sicuro sposato un modello di virtù femminili in grado di seguire le orme illustri di mia madre.

Augusta soffocò un gemito. — Un compito difficile. Ieri sera ho visto il ritratto di tua madre nella galleria. Come mi hai fatto notare ieri, era veramente molto bella.

— Ve lo avevo detto. — Meredith corrugò la fronte. — Però mio padre dice che la bellezza non è tutto, in una donna. Dice che ci sono altre cose più importanti. Dice che una donna virtuosa vale più dei rubini. Non è una bella frase? Papà scrive molto bene, sapete.

— Non vorrei disilluderti — borbottò Augusta — ma il tuo papà non ha esattamente inventato lui questa frase.

Meredith scrollò le spalle con noncuranza. — L’avrebbe potuta inventare, se avesse voluto. Papà è intelligentissimo. Faceva dei giochi difficilissimi con le parole, non potete neanche immaginare quanto fossero complicati.

— Davvero?

Meredith cominciò finalmente a dar segno di vero entusiasmo, riscaldandosi nel parlare del suo soggetto preferito, il papà. — Quando ero piccola un giorno l’ho visto lavorare in biblioteca e gli ho chiesto che cosa faceva. Mi ha detto che doveva risolvere un rompicapo molto importante.

Augusta si girò a guardarla, incuriosita.— E come si chiamava quel gioco?

Meredith aggrottò la fronte. — Non mi ricordo. È stato tanto tempo fa ,io ero una

bambina, allora. Aveva a che fare con la tela di un ragno, credo.

Augusta fissò la cuffietta di Meredith.



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